In Valle d’Aosta, fino a qualche anno fa, l’allevamento ovino si concentrava sulla pecora Rosset, un’antica razza di montagna la cui lana è ottima per la produzione di tessuti rustici per l’arredo e per il confezionamento di capi d’abbigliamento.
Negli ultimi anni però, qualcosa è cambiato. Con l’attenzione di chi vuole comprendere bene le dinamiche dell’investimento e il risultato in termini di produzione, alcuni allevatori hanno acquistato pecore da latte di razze provenienti perlopiù dalla vicina Francia. I risultati? Ottimi, tanto da convincerli ad acquistare numeri importanti di ovini da latte rinunciando, in alcuni casi, addirittura alla tradizionale produzione a latte vaccino della Fontina DOP.
Entrando nel vivo della Val d’Ayas, un luogo magico come l’Alpe Vascoccia (con l’omonimo Colle meta di trekking) si “dipinge” nella bella stagione di nuvolette bianche: sono le pecore di razza Lacaune portate in alpeggio dalla famiglia Bagnod, un esempio di imprenditorialità e ricerca nell’allevamento di montagna. Ci troviamo a quote che vanno dai 2000 ai 3000 metri di quota, ai piedi del Monte Rosa: i pascoli sono pingui, ricchi di ottime leguminose che conferiscono al latte profumi intensi.
Nascono così alcuni formaggi interessantissimi come il Gran Gessato dal sapore persistente e come il Neige de brebis, che strizza l’occhio alle più classiche tome di una volta. E questo solo per citarne alcuni senza spoilerare tutto quello che di buono si può scoprire “bussando” alla porta dell’Alpe Metsan, agriturismo molto conosciuto in vallata.
Un ultimo suggerimento? Visitare una delle più alte cantine di affinamento del Vecchio Continente, proprio sotto l’agriturismo citato: un’esplosione di forme vi sbalordirà, con l’acqua fresca di sorgente a rendere fresco e umido l’ambiente!