Ru courtod

2.150 metri di quota per gli amanti del trekking

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Il Ru Courtod nasce a 2.150 metri di quota alle pendici del massiccio del Monte Rosa. Le sue acque scorrono per quasi 25 km lungo la destra orografica della Val d'Ayas attraverso pascoli, boschi di conifere, antichi villaggi e, molto spesso, nella roccia scavata lungo le pendici scoscese della montagna.


Quarant'anni d'immensa fatica e dedizione da parte dei suoi padri fondatori sono stati necessari per costruire il Ru (1393 - 1433) che ha potuto così servire di acqua le aride colline di Saint-Vincent, Emarèse e Challant-Saint-Anselme, ridando speranza agli agricoltori locali. Dopo 600 anni il Ru Courtod è ancora presente e il suo ruolo è rimasto intatto, benché il suo aspetto sia in parte cambiato, soprattutto nel corso degli anni '70 del secolo scorso, quando importanti opere di intubazione ne hanno in parte cancellato il fascino di un tempo.


Il disegno dell'impianto originale, comunque, è rimasto intatto: il piacere di passeggiare lungo il canale a cielo aperto è ancora oggi possibile per lunghi tratti.

Ru courtod trekking

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Ru courtod villaggi

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Ru courtod bike

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Scopri il Ru

Tra trekking e natura

La natura

I prati presentano numerose varietà floristiche fra le quali spiccano, per i conoscitori, le erbe saporite che possono essere utilizzate per minestre ed insalate, riprendendo le tradizioni culinarie dei nostri avi. Da non dimenticare che la particolarità e la qualità del foraggio sono alla base della produzione della Fontina, formaggio DOP simbolo della gastronomia valdostana.

Lungo il tratto del Ru che scorre a cielo aperto nella foresta del Col di Joux si può passeggiare in un bel bosco misto di conifere, in prevalenza costituito da pino silvestre ed in misura minore da abete rosso e larice, fra il tipico sottobosco caratteristico delle aghifoglie. Fra le specie erbacee si segnala la presenza di anemoni, di primule rosse, di genziane e, più raramente, di aquilegie alpine.

 

A piedi

Il Ru Courtod è certamente, per gli amanti del trekking, una delle mete favorite della Val d’Ayas: lungo il suo corso sono infatti possibili splendide passeggiate poco impegnative seguendo l’antico corso del “Canale della Montagna”. Il dislivello davvero minimo da affrontare durante il cammino rende la passeggiata ideale sia per le famiglie che per chi vuole dedicare qualche ora solamente al movimento prima di pranzare al sacco o in uno degli ottimi ristoranti tipici della zona.


Due percorsi distinti si snodano per diversi chilometri lungo la destra orografica della valle, spesso seguendo e accompagnando lo scorrere dell’acqua dell’antico canale: una meta ideale per tutti coloro che sentono l’esigenza di unire all’esercizio fisico il piacere di una camminata immersi nella natura.

In mountain-bike

I meno esperti potranno iniziare col percorrere i tratti della poderale di servizio che segue la nuova condotta d’acqua interrata che taglia il bosco e i pascoli a metà costa, mentre i pedalatori più allenati gradiranno di sicuro i tratti di single-track che costeggiano il vecchio canale dove le acque scorrono ancora a cielo aperto. Anche questa seconda parte non è mai veramente impegnativa, in quanto il dislivello è davvero minimo ed il terreno mai troppo accidentato.


Un primo percorso interessante si snoda dalla presa del canale sul torrente Ventina e corre praticamente in piano sul fianco della montagna, un secondo fiancheggia un tratto dell’antico canale fra fitti boschi di larice e ampi pascoli dove pascolano le mandrie, un terzo itinerario parte dal Col di Joux e attraversa un fitto bosco di conifere.


Qualunque sia l’itinerario prescelto, si possono immaginare dei tragitti alternativi, più o meno brevi ed impegnativi.

A cavallo

Il percorso ha un dislivello minimo, quasi impercettibile, è di facile percorribilità e quindi adatto a tutti i tipi di utenti equestri, a partire dal cavaliere principiante sino al più esperto. In nessuna parte vi sono passaggi particolarmente impegnativi, il che permette ai cavalieri di rilassarsi e di apprezzare il panorama mozzafiato che si apre sui ghiacciai del Monte Rosa, sui fitti boschi, sui pascoli e sui pittoreschi villaggi che popolano le pendici della vallata.