“... centro più grande di Ayas, questo villaggio era un tempo un abitato di modeste dimensioni. Ancora a fine Ottocento, come si legge nella Guide de la Vallée d’Aoste di Amé Gorret e Claude Bich: ‘a Champoluc si trova una piccola osteria e una rivendita di tabacco ...’; mentre nella Guida illustrata della valle di Challant o d’Ayas, di Amé Gorret e Giovanni Varale: ‘mancando alberghi e cantina, il forestiero può trovare ristoro e cortese ospitalità presso il rettore o cappellano locale, don Novallet, persona colta e assai garbata e gentile.”
Da: Saverio Favre, Ayas, Antropologia di un territorio. Luoghi, leggende, storie, fatti, Collana Paradigma, Priuli&Verlucca 2020